Gravità Quantistica e Buchi Neri: Un portale verso un altro Universo – Theorists apply loop quantum gravity theory to black hole

Gravità Quantistica e Buchi Neri - Theorists apply loop quantum gravity theory to black hole

I fisici Rodolfo Gambini e Jorge Pullin, rispettivamente dell’Università della Repubblica di Montevideo, in Uruguay, e della Louisiana State University, hanno applicato la teoria semplificata Loop Quantum Gravity (LQG) ad un buco nero. In questo modo, secondo quanto descrivono nel loro articolo pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, gli scienziati suggeriscono che invece di una singolarità, esistente al centro di un buco nero, vi sarebbe un portale verso un altro universo.

Per molti anni i fisici teorici hanno creduto che l’universo sia nato a seguito di un singolo evento, il Big Bang, così come suggerito dal concetto di relatività di Einstein, ma il problema con questa linea di pensiero tuttavia, è che la teoria della relatività generale non può descrivere quello che sarebbe successo prima della singolarità, ovvero risalire allo stato esistente al momento appena prima del Big Bang. La famosa teoria suggerisce anche che una singolarità analoga dovrebbe esistere al centro dei buchi neri, ma ancora una volta la relatività generale non riesce a descriverne i dettagli in maniera esaustiva e completa. Peggio ancora, vi è il problema della perdita dei dati, con il paradosso che interessa il meccanismo secondo il quale se qualcosa dovesse cadere in un buco nero, verrebbe prima allungato e poi sfilacciato, o “spaghetizzato” senza capire cosa accadrebbe alle informazioni in esso contenute. I fisici non hanno ancora una risposta.

Per affrontare questi problemi, Abhay Ashtekar e la sua squadra alla Pennsylvania State University, nel 2006, si avvicinò con una teoria conosciuta come gravità quantistica in loop, nella quale viene suggerito che anzichè di una singolarità esistente prima del Big Bang, potrebbero esserci i resti di un universo che esisteva in precedenza, quindi prima di quello che esiste ora.

Physicists Rodolfo Gambini and Jorge Pullin of University of the Republic in Montevideo, Uruguay, and Louisiana State University respectively, have applied the theory of Loop Quantum Gravity (LQG) to a simplified black hole. In so doing, as they describe in their paper published in the journal Physical Review Letters, they suggest that instead of a singularity existing at its center, there is a portal to another universe.

For many years theoretical physicists have believed that the universe came about as a result of a single Big Bang event—Einstein’s theories suggested it was so. The problem with this line of thinking however, is that the theory of general relativity can’t describe what came before the singularity, which should exist at the point in time just before the Big Bang. Theory also suggests that a similar singularity should exist at the center of black holes, but again, general relativity fails to describe them properly. Worse, there is the problem of the information loss paradox—if something falls into a black hole and is eventually squeezed to a singularity, what happens to the information it contained? Big Bang physicists can’t say.

To address these problems, Abhay Ashtekar and his team at Pennsylvania State University, back in 2006, came up with a theory known as loop quantum gravity. They suggested that instead of a singularity existing just before the Big Bang, there was the remains of a crunched down universe that had existed prior to the one that exists now.

Source/Continue reading → Phys.org

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