The molecule known as H3+ is believed to have had a vital role in cooling down the first stars of the universe, and may still play an important part in the formation of current stars. Above, new stars burst into being in the star-forming nebula Messier 78, imaged by NASA’s Spitzer Space Telescope.
In a study that pushed quantum mechanical theory and research capabilities to the limit, University of Arizona researchers have found a way to see the molecule that likely made the universe – or at least the hot and fiery bits of it.
Source/Continue reading → phys.org (April 12, 2012)
La molecola denominata H3 + si crede abbia avuto un ruolo fondamentale per il raffreddamento delle prime stelle dell’universo, e può ancora svolgere un ruolo importante nella formazione delle stelle attuali. Sopra, l’immagine della nebulosa Messier 78, ripresa dal telescopio spaziale Spitzer della NASA.
In uno studio che ha spinto la capacità di ricerca al limite, in ambito teorico della meccanica quantistica, i ricercatori dell’Università dell’Arizona hanno trovato un modo per vedere la molecola che probabilmente ha fatto l’universo, o almeno di individuare tracce ed elementi di calore riconducibili alla stessa.
(Image credit: NASA/JPL-Caltech)
