Credit: Ricardo Cardoso Reis (CAUP)
Un team internazionale di astronomi, tra cui Alexandre Santerne della squadra EXOEarths del CAUP, ha identificato e caratterizzato due nuovi pianeti extrasolari, grazie alle osservazioni combinate del Telescopio Spaziale Kepler e degli spettrografi Sophie e HARPS-N.
Questi pianeti, chiamati KOI-200 B e KOI-889 b sono tra i primi rilevati con il nuovo spettrografo HARPS-N ad alta precisione e con HARPS (ESO). Il ricercatore Alexandre Santerne ha commentato: “Lo spettrografo SOPHIE stava già giocando un ruolo importante nella caratterizzazione dei pianeti trovati da Kepler e stava svelando la vera natura dei candidati, misurando la massa dei pianeti giganti. Con il nuovo spettrografo HARPS-N, e con una migliore precisione, ci aspettiamo di caratterizzare esopianeti più piccoli, si spera fino alla dimensione della Terra. “I nuovi pianeti hanno le dimensioni di Giove, ma con un’orbita eccentrica di periodi inferiori a 10 giorni. Questi nuovi risultati aiutano a capire meglio l’evoluzione delle orbite di questi pianeti che si trovano molto vicini alla loro stella, noti come “pianeti gioviani caldi”.
An international team of astronomers, including Alexandre Santerne of the EXOEarths team at CAUP, identified and characterized two new exoplanets, thanks to combined observations from the Kepler space telescope, plus SOPHIE and HARPS-N spectrographs.
These planets, named KOI-200 b and KOI-889 b are among the first detected with the new high-accuracy spectrograph HARPS-N, the northern hemisphere counterpart of the most prolific exoplanet hunter, HARPS (ESO). CAUP researcher Alexandre Santerne commented: “The SOPHIE spectrograph was already playing an important role in the characterization of Kepler planets by unveiling the true nature of the candidates and measuring the mass of giant planets. With the new HARPS-N spectrograph, with an even better accuracy, we expect to characterize much smaller exoplanets, hopefully down to the size of the Earth.” The new planets have about the size of Jupiter, but eccentric orbits with periods of less than 10 days. These new results help to further understand the evolution of orbits of these planets located very close to their star, known as “hot Jupiters”.
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