Scienziati: Forse è ora di smettere di ridacchiare sugli alieni – Maybe It’s Time To Stop Snickering About Aliens

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Kepler 452b – Credit: NASA Ames/JPL-Caltech/T. Pyle

David Grinspoon, Cattedra di Astrobiologia presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, poi Adam Frank, Professore di astrofisica presso l’Università di Rochester e così piano piano anche molti altri: il monito è univoco, il cambiamento è necessario. Come disse l’astrofisico inglese Sir Arthur Stanley Eddington “Abbiamo trovato una strana impronta sulle spiagge dell’ignoto.” Cerchiamo quindi di capire ora e in futuro senza gabbie fatte di preconcetti o di sciocchi e imbarazzanti sghignazzamenti. E’ arrivato il momento di aprire gli occhi e acquisire una certa consapevolezza. Ottimo l’articolo scritto dal prof. Adam Frank che qui vi propongo.
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Avete sentito la grande notizia? In caso contrario, probabilmente non avete prestato attenzione agli aggiornamenti sui vari network. Per tutta la durata della scorsa settimana e anche di più, Internet si è infuocato a proposito di mega strutture aliene che potrebbero, o non potrebbero, essere in orbita attorno a una stella chiamata KIC 8462852. Va bene, e allora? Si tratta solo di un’uscita sensazionalistica da far saltare le orbite oculari giusto per qualche momento, o c’è qualcosa di questa storia che merita seria considerazione?

La risposta a questa domanda, e penso vi sorprendente soprattutto per quanto sto per dirvi, è: probabilmente non si tratta di alieni. Scusate.

Ora, questo è ciò che ci si aspetterebbe da me, un razionale e pacato scienziato, secondo quanto dicono del sottoscritto. In realtà, molti dei miei pacati, razionali e noiosi colleghi scienziati, hanno avuto la mia stessa reazione quando hanno sentito la notizia. E’ accaduto qualcosa del tipo: “Alieni” (risatina) “Sì, certo.”

Ma al di là delle nostre veloci reazioni tanto per spesare la cosa con tanto di risatine annesse, si nasconde una realtà molto più interessante.

Forse è il momento per tutti noi pacatissimi, razionali e noiosi scienziati di smettere di sghignazzare quando queste possibilità saltano fuori.

Prima di andare avanti, però, passiamo in rassegna rapidamente alcuni fatti. Le notizie della scorsa settimana riguardavano la stella KIC 8462852.

L’attenzione si è concentrata sui cambiamenti dell’emissione di luce della stella (la sua curva di luce) cosa che non era mai stata vista prima. Le osservazioni sono state riprese dal telescopio spaziale Kepler, il cui compito è scoprire pianeti extrasolari cercando eclissi parziali, o transiti, che si verificano quando il pianeta passa davanti alla sua stella ospite.

Gli scienziati della missione Kepler sanno esattamente riconoscere come il calo di luce delle stelle dovrebbe risultare quando si tratta della effettiva scoperta di un pianeta. Ma la curva di luce di KIC 8462852 sembra tutto tranne che un pianeta o altri fenomeni astronomici noti.

“Non avevamo mai visto nulla di simile,” ha subito dichiarato Tabetha Boyajian, uno degli autori della scoperta e firmataria del documento, a Ross Andersen per The Atlantic. “E’ stato davvero strano”, ha continuato la Boyajain. “Abbiamo pensato alla possibilità di dati difettosi o al movimento da parte della sonda, ma tutto è stato controllato.” Boyajian ei suoi co-autori hanno considerato una vasta gamma di possibilità per spiegare gli strani sbalzi della luce proveniente da KIC 8462852. Nulla di quanto hanno nemmeno mai immaginato ha potuto fornire una buona, anzi ottima spiegazione.

E in mancanza di una davvero, davvero buona spiegazione, almeno un paio di altri scienziati si sono trovati a pensare: “Alieni”, come riporta Andersen, parlando di Jason Wright della Penn State che sta già lavorando su un documento in cui suggerisce che potremmo star osservando una firma di costruzione extraterrestre, uno “sciame di mega strutture” su scala planetaria.

Ora, a questo punto, potrei iniziare a parlarvi delle sfere di Dyson e di Kardashev con civiltà di tipo II che si impegnano in progetti di costruzione su scala planetaria in stile Vogon della famosa serie di fantascienza “Guida galattica per gli autostoppisti”.
Ma non lo farò.

Questo perché il punto di oggi non è quello che riguarda KIC 8462852 in particolare o quello che potrebbe rivelarci. Le probabilità che una spiegazione naturale venga trovata sono molte per questo anomalo tremolio della stella ed è probabile che non avrà nulla a che fare con gli alieni. Perché prendere tale posizione? Beh, gli alieni sono sempre l’ultima ipotesi che si dovrebbe prendere in considerazione. Il Rasoio di Occam dice agli scienziati di seguire sempre la spiegazione più semplice di fronte ad un nuovo fenomeno. Ma anche se continuiamo a ragionare con il rasoio del sig. Occam, c’è qualcosa di fondamentalmente nuovo che sta accadendo proprio ora e che tutti noi, compresi noi scienziati, dovremmo iniziare a considerare.

Kepler e le numerose missioni a caccia di esopianeti, comprese quelle che arriveranno con le future strumentazioni in agenda (JWST, PLATO, etc.) rappresentano un modo completamente nuovo di guardare il cielo. I tempi di utilizzo di un telescopio sono sempre stati costosi e c’è un sacco di cielo da osservare. In passato, gli astronomi non avevano la capacità tecnica di guardare continuamente un’infinità di stelle per lunghi periodi di tempo. Il tipo di stelle che noi astronomi abbiamo puntato e sulle quali tornavamo e ritornvamo tendevano ad essere notevoli e speciali in un modo o nell’altro.

Ma la rivoluzione dei pianeti extrasolari significa anche che stiamo sviluppando le capacità di guardare in profondità la luce prodotta da centinaia di migliaia di noiosissime stelle ordinarie. E queste sono esattamente il tipo di stelle in cui la vita può formarsi su pianeti a loro orbitanti.

In realtà, il preciso scopo di molte di queste missioni è quello di trovare questi pianeti e sondare i loro segni identificativi di luce così profondamente tanto da “vedere” le loro atmosfere. In questo modo potremmo anche cercare le cosiddette bio-firme. Si tratta di molecole atmosferiche come ossigeno e metano presenti solo se sul pianeta si è sviluppata una biosfera.

Quindi stiamo già andando alla ricerca di un sacco di stelle e a caccia di pianeti. E quando troviamo quei pianeti, stiamo praticamente andando a controllare se posseggono i segni fondamentali che ci dicano che la vita si è formata. Ma tutto questo sforzo significa che sarà anche possibile trovarsi a guardare esattamente nella giusta direzione e scovare evidenza non solo di vita, ma anche di vita intelligente munita di tecnologia.

È come se il tuo lavoro fosse quello di guardare all’interno di portafogli smarriti trovati per tutto il giorno trovando all’interno solo banconote da un dollaro. Ma dato che si sta già cercando nei portafogli, c’è qualche possibilità di poter inciampare su un biglietto vincente della lotteria in uno dei tanti. Certo, le probabilità di trovare un biglietto vincente della lotteria sono basse. Allo stesso modo, vedere qualcosa di insolito attorno a una stella non è probabilmente prova di una civiltà aliena. Ma date le osservazioni di esopianeti in grande scala che stiamo facendo in ogni caso, forse è il momento di cominciare a pensare al tutto in termini “alieni”.

David Grinspoon, Cattedra di Astrobiologia presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, per dirla in poche parole questo è quanto mi ha detto: “Molti astronomi stanno discutendo tutte le possibilità per spiegare la curva di luce in maniera abbastanza ragionevole. Ma alcuni di loro sono davvero sul piede di guerra anche solo a sentire menzionare gli alieni. Penso che sia un errore.

E ‘chiaro, alcune cose sono più probabili di altre. Ma dobbiamo imparare a gestire queste cose e a come non gestirle.” Penso che Grinspoon abbia ragione. Se ci troviamo ad essere impegnati continuamente in molteplici osservazioni di esopianeti, allora saremo costretti a vedere cose nuove. Per la maggior parte di loro troveremo spiegazioni “naturali”. Ma per alcuni di loro si potrà anche avere il bisogno di prendere in considerazione la possibilità di qualcosa di più che naturale.

E ciò significherebbe andare oltre alla “risatina”.

Adam Frank – Professore di astrofisica presso l’Università di Rochester.

Have you heard the big news? If not, you haven’t been paying attention to your Facebook feed. For the past week or two, the Internet has been lighting up about alien megastructures that might, or might not, be orbiting a star called KIC 8462852. So what should we make of it? Is it just hype deserving a long, slow roll of the eyes? Or is there something in the story that deserves serious consideration?

The answer to this question is, I think, surprising — especially given the next sentence I’m about to hit you with. It’s probably not aliens. Sorry. Now, that’s what you should expect me — a sober, rational, boring scientist — to say. In fact, many of my sober, rational, boring scientist colleagues had the same reaction I did when I heard the news. It went something like this: “Aliens?” (snicker, snicker) “Yeah, right. “But beyond our quick dismissals and snickers there hides a much more interesting reality. Maybe it’s time for all of us sober, rational, boring scientists to stop snickering when these kinds of possibilities pop up.

Source/Continue reading → www.npr.org

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