Edgar Mitchell: Coscienza Globale – Global Consciousness

Edgar Mitchell: Coscienza Globale - Global Consciousness

Edgar “Ed” Dean Mitchell è un astronauta statunitense. E’ stato pilota e Capitano della Marina degli Stati Uniti prima di diventare astronauta. Fu il sesto uomo a porre piede sulla Luna nel corso della missione spaziale Apollo 14. Stette nove ore a lavorare sulla superficie lunare nella zona denominata Altopiano di Fra’ Mauro (Fra Mauro Highlands).

“Nello spazio sviluppi una coscienza globale immediata, un sentimento verso le persone, un’intensa insoddisfazione verso la situazione del mondo e una compulsione a fare qualcosa per questo. Da qui fuori sulla Luna, i politici internazionali sembrano così insignificanti. Vorresti prendere uno di loro per la nuca, trascinarlo fuori a un quarto di milioni di miglia (dalla Terra) e dirgli “Guarda questo, figlio di …!”

“Teorizzo che ci sia uno spettro di consapevolezza disponibile agli esseri umani. Da una parte è coscienza materiale. Dall’altra è ciò che noi chiamiamo “campo” di coscienza, in cui una persona è tutt’uno con l’universo, capace di percepire l’universo. Solo guardando il nostro pianeta sulla via del ritorno, ho visto o sentito uno stato di campo di coscienza.”

Edgar Mitchell - Pianeta Terra

Edgar Dean “Ed” Mitchell, Sc.D. is an American pilot, retired Captain in the United States Navy and NASA astronaut. As the lunar module pilot of Apollo 14, he spent nine hours working on the lunar surface in the Fra Mauro Highlands region, making him the sixth person to walk on the Moon.

“In outer space you develop an instant global consciousness, a people orientation, an intense dissatisfaction with the state of the world, and a compulsion to do something about it. From out there on the moon, international politics look so petty. You want to grab a politician by the scruff of the neck and drag him a quarter of a million miles out and say, “Look at that, you son of a …!”

“I theorize that there is a spectrum of consciousness available to human beings. At one end is material consciousness. At the other end is what we call ‘field’ consciousness, where a person is at one with the universe, perceiving the universe. Just by looking at our planet on the way back, I saw or felt a field consciousness state.”

Edgar Mitchell Planet Earth

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2 Responses to Edgar Mitchell: Coscienza Globale – Global Consciousness

  1. avatar Wari says:

    Ciao Deneb,
    Edgar Mitchell, un illuminato. Spero un giorno di arrivare a percepire il “campo” di coscienza ma la strada è lunga. La vita quotidiana ci tiene i piedi troppo saldi a terra. Quando una persona capisce la sua posizione nell’universo all’improvviso perdono significato termini come razzismo, violenza, odio, guerra.
    Grazie e saluti.
    Wari

    • avatar DENEB Official © says:

      Ciao Wari,
      d’accordissimo su Mitchell, un grande.
      Quelle sue esatte parole, quella apparente sottile differenza che porta dalla semplice osservazione passiva ad una percezione rispetto all’Universo intrinseca dell’essere umano, forse solo dormiente, mi è famigliare. La conosco bene. So che la vita quotidiana limita, offusca e spesso addirittura impedisce quella connessione, ma credimi, non vi è nulla di più naturale. I piedi saldi a terra vanno bene, è da dentro che quel collegamento parte, e quando arriva il momento in cui una sorta di “risveglio” sembra coglierti di sorpresa, ti accorgi di quella percezione e di quanto sciocchi, inutili e sbagliati siano tanti pensieri, azioni e atteggiamenti che caratterizzano a quel punto il mondo intorno a te. E vuoi cambiarlo, attraverso le tue possibilità lo farai, lo stai facendo, senza nemmeno accorgertene, perchè non sarà premeditato, ma istintivo e naturale.
      Per essere “pronti”, tornando al documento della NASA, è da quella percezione che si deve partire.

      Come approfondimento, questi concetti sono espressi anche nella presentazione di questo blog: http://www.denebofficial.com/DENEB/?page_id=2

      Grazie a te,
      Deneb

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