Nasa: Glitter per fotografare nuovi mondi! – Glitter Cloud May Serve as Space Mirror

Nasa: Glitter per fotografare nuovi mondi! - Glitter Cloud May Serve as Space Mirror
Credit: G. Swartzlander/Rochester Institute of Technology

Cari amici, nel mio mondo glitterato e costellato di cristalli luccicanti, non poteva mancare di certo questa notizia che ho il piacere di condividere con voi. In pieno #DenebStyle (!) questo nuovo dispositivo pensato dai ricercatori della Nasa potrà fornire un grande aiuto per fotografare stelle lontane e nuovi mondi! Poteva forse sfuggirmi?
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Cosa potrebbe mai avere a che fare lo scintillio dei glitters con la ricerca di stelle e pianeti al di fuori del nostro sistema solare? I telescopi spaziali un giorno potrebbero fare uso di materiali scintillanti per aiutare a riprendere immagini di nuovi mondi, secondo i ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California.

I telescopi standard utilizzano specchi solidi per le immagini di oggetti lontani. Ma i grandi e complessi specchi necessari in astronomia possono essere molto costosi e difficili da costruire. Dimensioni e peso inoltre possono creare non pochi problemi nel lancio di un telescopio spaziale. Un concetto chiamato “Orbiting Rainbows” cerca di affrontare questi problemi. I ricercatori propongono nubi di particelle riflettenti con un effetto simile ad uno scintillio al posto degli specchi per consentire ad un telescopio di osservare stelle e pianeti extrasolari. La tecnologia consentirebbe la produzione di immagini ad alta risoluzione ad una frazione del costo. “E una nuvola fluttuante che agisce come uno specchio”, ha detto Marco Quadrelli dal JPL, principale ricercatore del progetto Orbiting Rainbows. “Non esiste una struttura di supporto, non c’è acciaio intorno ad esso, è senza cerniere, basta una nuvola.” Nel sistema Orbiting Rainbows proposto, la piccola nuvola di grani scintillanti sarebbe possibile tramite cattura e manipolazione effettuata da più raggi laser. La cattura si verifica a causa della pressione dalla luce laser – specificamente, la quantità di moto di fotoni si traduce in due forze: una che spinge le particelle a distanza, e un’altra che spinge le particelle verso l’asse del fascio luminoso. La pressione della luce laser proveniente da direzioni diverse forma la nube e spinge i piccoli grani ad allinearsi nella stessa direzione. In un telescopio spaziale la nuvola tenue dovrebbe essere costituita da milioni di grani, ognuno eventualmente minuscolo come piccole frazioni di millimetro di diametro. Tale telescopio avrebbe un diaframma regolabile, ovvero lo spazio attraverso il quale passa la luce durante una misurazione ottica o fotografica; infatti, potrebbe portare ad aperture possibilmente maggiori di quelle dei telescopi spaziali esistenti.

Nasa: Glitter per fotografare nuovi mondi! - Glitter Cloud May Serve as Space Mirror

What does glitter have to do with finding stars and planets outside our solar system? Space telescopes may one day make use of glitter-like materials to help take images of new worlds, according to researchers at NASA’s Jet Propulsion Laboratory in Pasadena, California. Standard telescopes use solid mirrors to image far-away objects.

But the large, complex mirrors needed for astronomy can be quite expensive and difficult to construct. Their size and weight also add to the challenges of launching a space telescope in the first place. A concept called Orbiting Rainbows seeks to address these issues. Researchers propose using clouds of reflective glitter-like particles in place of mirrors to enable a telescope to view stars and exoplanets. The technology would enable high-resolution imaging at a fraction of the cost. “It’s a floating cloud that acts as a mirror,” said Marco Quadrelli from JPL, the Orbiting Rainbows principal investigator. “There is no backing structure, no steel around it, no hinges; just a cloud.” In the proposed Orbiting Rainbows system, the small cloud of glitter-like grains would be trapped and manipulated with multiple laser beams. The trapping happens because of pressure from the laser light — specifically, the momentum of photons translates into two forces: one that pushes particles away, and another that pushes the particles toward the axis of the light beam. The pressure of the laser light coming from different directions shapes the cloud and pushes the small grains to align in the same direction. In a space telescope, the tenuous cloud would be formed by millions of grains, each possibly as small as fractions of a millimeter in diameter. Such a telescope would have a wide adjustable aperture, the space through which light passes during an optical or photographic measurement; in fact, it might lead to possibly larger apertures than those of existing space telescopes.

Source/Continue reading → NASA.gov

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