Aggiornamento Cometa ISON – ISON Comet Update

Aggiornamento Cometa ISON - ISON Comet Update
Credit: NASA/ESA/SOHO/LASCO

Aggiornamento Cometa ISON - ISON Comet Update - SOHO LASCO
Credit: NASA/ESA/SOHO/LASCO
Aggiornamento Cometa ISON - ISON Comet Update
Credit: NASA/SOHO/LASCO

La Cometa ISON si appresta al tuffo verso il Sole e nonostante l’imminente impatto appare intatta.

Ieri giravano alcune voci secondo le quali alcuni osservatori evidenziavano la possibilità che il nucleo di ISON potesse essersi disintegrato, ma con la più recente immagine di oggi ripresa dalla sonda della NASA SOHO, la Cometa sembra andare forte!

Comet ISON is hurtling toward the sun today at 240,000 mph and, despite the rising heat, the comet appears to be intact.

Yesterday, reports of fading spectral lines from the comet’s core raised concerns that the icy nucleus might be disintegrating. Current images from NASA and ESA spacecraft, however, show the comet still going strong. Comet ISON has just entered the field of view of the Solar and Heliospheric Observatory (SOHO).

Source/Continue reading → SpaceWeather.com

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La Cometa ISON è entrata nell’area osservata dalla sonda SOHO – Comet ISON captured by SOHO on November 26 – 27, 2013

video

La Cometa ISON sta per arrivare al punto di contatto con il Sole: speriamo bene!In questo breve video vediamo ISON ripresa dalla sonda SOHO della NASA.

Comet ISON captured by SOHO on November 26 – 27, 2013 – Video ends abruptly at the last available image from SOHO at the time the video was created.

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#ISON: Mancano poche ore all’incontro con il Sole – Comet C/2012 S1 ISON Approaches Perihelion

#ISON: Mancano poche ore all'incontro con il Sole - Comet C/2012 S1 ISON Approaches Perihelion
Credit: Michael Jäger

Manca meno di un giorno, 23 ore e 42 minuti all’incontro tra la cometa ISON e il Sole (perielio). 56.8 km/sec in relazione alla Terra. Durante il perielio ISON si troverà in una zona “bollente” per quanto riguarda le espulsioni di massa coronale (CME). Vedremo!

There are less than 1 day 23 hours 42 minutes until Comet ISON reaches perihelion. 56.8 km/sec in relation to Earth. During perihelion, Comet ISON will be in the ‘hot zone’ for coronal mass ejections. We’ll see!

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Attività Solare: Ennesimo Brillamento di Classe X – Space Weather: X-Class Solar Flare

Attività Solare: Ennesimo Brillamento di Classe X - Space Weather: X-Class Solar Flare

La regione solare AR1893, che ormai sta lasciando il disco solare, ha eruttato il 19 Novembre producendo un brillamento di Classe X. La sonda della NASA Solar Dynamics Observatory (SDO) ha registrato l’evento immortalando l’estremo bagliore ultravioletto. Sebbene la regione solare in questione non fosse direttamente affacciata verso la Terra, il brillamento ha comunque generato una conseguenza sul nostro Pianeta. Infatti l’esplosione ha creato un’onda ionizzante nell’alta atmosfera sopra Europa, Africa e una parte dell’Asia.

Al contempo anche un breve blackout radio nelle trasmissioni ad alta frequenza ha interessato zone intorno ai poli. Con l’ultimo aggiornamento si è potuto evidenziare che l’espulsione di massa coronale scaturita dal brillamento non interesserà la Terra.

Departing sunspot AR1893 erupted on Nov. 19th, producing an X1-class solar flare. NASA’s Solar Dynamics Observatory recorded the explosion’s extreme ultraviolet flash at 10:26 UT. Although the sunspot is not directly facing Earth, the flare did affect our planet. Mainly, the UV flash produced a wave of ionization in the upper atmosphere over Europe, Africa and parts of Asia.

A brief blackout of HF radio transmissions around the poles might have also occurred. UPDATE: The explosion hurled a CME into space. But the cloud is not heading toward Earth.

Source/Continue reading → SpaceWeather.com

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ESO: Nuova Immagine della Cometa ISON – New Image of Comet ISON

ESO: Nuova Immagine della Cometa ISON - New Image of Comet ISON
Credit: TRAPPIST/E. Jehin/ESO

Questa nuova immagine della cometa C/2012 S1 (ISON) è stata scattata con il telescopio nazionale TRAPPIST di La Silla dell’ESO, la mattina di Venerdì 15 novembre 2013. La Cometa ISON è stata avvistata nei nostri cieli nel settembre 2012, e vedrà il suo massimo avvicinamento al Sole a fine del corrente mese di novembre 2013.

TRAPPIST ha monitorato la Cometa ISON da metà ottobre utilizzando filtri a banda larga come quelli usati per questa immagine. Sono stati utilizzati anche speciali filtri a banda stretta che isolano l’emissione dei vari gas, permettendo agli astronomi di contare quali e quante diverse molecole vengono rilasciate dalla cometa. ISON è stata abbastanza tranquilla fino al 1 ° novembre 2013 quando si è verificato un primo aumento della luminosità grazie alla raddoppiata quantità di gas emessi dalla stessa cometa. Il 13 novembre , poco prima dello scatto di questa immagine, una seconda esplosione ha interessato la grande cometa, aumentando la sua visibilità tanto che ora è abbastanza brillante da essere vista con un buon binocolo da una postazione sufficientemente buia nel cielo di prima mattina guardando verso oriente. Nelle ultime due notti la cometa si è stabilizzata al suo nuovo livello di attività. Queste esplosioni sono state causate dal calore intenso del sole che raggiunge il ghiaccio nel piccolo nucleo della cometa come la stessa si avvicina alla nostra stella, provocando una sublimazione nel suo cuore ghiacciato e sprigionando così grandi quantità di polvere e di gas nello spazio. Con il passare dei giorni ISON accorcia i tempi con il suo approccio ravvicinato al Sole previsto per il 28 novembre (a solo 1,2 milioni di chilometri dalla sua superficie – un po ‘meno rispetto al diametro del Sole), il cui calore provocherà ancora più conseguenze al nucleo di ghiaccio. Tuttavia, potrebbe anche succedere che l’intero nucleo possa rompersi in piccoli frammenti, che potrebbe farla completamente evaporare nel momento in cui la cometa si allontanerà dal calore intenso del sole. Se ISON sopravviverà al suo passaggio vicino al Sole, potrebbe quindi diventare spettacolarmente luminosa nel cielo del mattino. L’immagine è una composizione di quattro esposizioni di 30 secondi attraverso differenti filtri blu, verde, rosso e altri nel vicino infrarosso. Mentre la cometa si sposta davanti alle stelle nello sfondo, queste appaiono come più punti colorati. TRAPPIST si dedica allo studio di sistemi planetari attraverso due approcci: l’ individuazione e la caratterizzazione di pianeti situati al di fuori del sistema solare (esopianeti), e lo studio delle comete che orbitano intorno al sole. Il telescopio nazionale di 60 cm è gestito da una sala di controllo a Liegi, in Belgio, a 12 000 km di distanza.

This new view of Comet C/2012 S1 (ISON) was taken with the TRAPPIST national telescope at ESO’s La Silla Observatory on the morning of Friday 15 November 2013. Comet ISON was first spotted in our skies in September 2012, and will make its closest approach to the Sun in late November 2013.

TRAPPIST has been monitoring comet ISON since mid-October, using broad-band filters like those used in this image. It has also been using special narrow-band filters which isolate the emission of various gases, allowing astronomers to count how many molecules of each type are released by the comet. Comet ISON was fairly quiet until 1 November 2013, when a first outburst doubled the amount of gas emitted by the comet. On 13 November, just before this image was taken, a second giant outburst shook the comet, increasing its activity by a factor of ten. It is now bright enough to be seen with a good pair of binoculars from a dark site, in the morning skies towards the East. Over the past couple of nights, the comet has stabilised at its new level of activity. Continue reading

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Il Direttore del Centro Ricerca Ames della NASA: “Siamo Soli nell’Universo?” Siamo Vicini alla Risposta – Ames Director: We’re Closer To Answering, ‘Are We Alone?’

Il Direttore del Centro Ricerca Ames della NASA: Siamo Vicini alla Risposta: "Siamo Soli nell'Universo?" -  Ames Director: We’re Closer To Answering, ‘Are We Alone?’

L’India ha lanciato con successo la sua prima missione spaziale su Marte solo qualche giorno fa. L’orbiter, di nome Mangalyaan, dovrebbe entrare nell’orbita di Marte in settembre del 2014. L’India sarebbe il quarto paese a raggiungere con successo il Pianeta Rosso.

Nel frattempo gli scienziati hanno stimato che nella Via Lattea ci sono circa 8,8 miliardi di stelle con pianeti delle dimensioni della Terra e con temperature che permettono la presenza di acqua in forma liquida. ” E ‘un risultato netto che nessuno si aspettava solo 20 anni o che poteva ipotizzare avremmo ottenuto”, ha dichiarato Pete Worden, direttore del centro di ricerca Ames della NASA, alla testata Here & Now di Jeremy Hobson.

Il satellite Kepler della NASA ha realizzato un censimento di circa 4.000 pianeti nella nostra galassia, e da lì, dice Warden, gli scienziati sono stati in grado di estrapolare informazioni rispetto a quelli che sembrano i loro sistemi solari. Il passo successivo è quello di determinare se i pianeti sino abitabili.

Verso la fine del decennio ci sarà una missione volta a stabilire se alcuni dei pianeti in osservazione più simili alla Terra abbiano ossigeno e acqua nelle loro atmosfere. “Nei prossimi cinque o dieci anni penso potremo ottenere un buon indizio rispetto alla domanda “Siamo soli?”, ha dichiarato Worden.

India successfully launched its first space mission to Mars today. The orbiter, named Mangalyaan, is expected to enter Mars’ orbit in September 2014. It would make India the fourth country to successfully reach Mars.

Meanwhile, scientists have estimated that in the Milky Way, there are 8.8 billion stars with Earth-sized planets at temperatures that would allow water in liquid form. “Its a really neat result, it’s one that nobody expected 20 years ago that we could even do,” Pete Worden, director of NASA’s Ames Research Center, told Here & Now’s Jeremy Hobson.

NASA’s Kepler satellite took a census of about 4,000 of the planets in the galaxy, and from there, Warden says, scientists have been able to extrapolate what their solar systems looked like. The next step is to determine whether the planets are habitable. Near the end of the decade, there will be a mission aimed at determining whether some of the nearest Earth-like neighbors have oxygen and water in their atmospheres.

“In the next five or ten years, I think we’re going have a really good indication of, ‘Are we alone,’” Worden said.

Source/Continue reading → hereandnow.wbur.org

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Novembre 2013: 4 Comete – November 2013: 4 Comets

4 Comets

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18 e 19 Novembre: Encke e ISON: Due Comete intorno al Pianeta Mercurio – On Nov. 18th and 19th Not One but Two Comets will fly by the Planet Mercury.

18 e 19 Novembre: Non Una ma Due Comete passeranno vicine al Pianeta Mercurio - On Nov. 18th and 19th Not One but Two Comets will fly by the Planet Mercury.
Credit: NASA

Quali sono le probabilità? Fra il 18 e il 19 novembre non una ma due comete voleranno nei pressi del pianeta Mercurio. “Questo è un caso unico”, dice Ron Vervack, astronomo presso la Johns Hopkins University Applied Physics Lab e membro del team scientifico di MESSENGER della NASA, “è un’occasione d’oro per studiare due comete che passano vicino al sole. “Il 18 novembre la Cometa Encke passerà entro 0.025 AU da Mercurio, seguita il giorno dopo dalla Cometa ISON a 0.24 UA (1 UA è la distanza tra il sole e la Terra, 150 milioni km). La sonda MESSENGER, che è in orbita intorno a Mercurio, girerà occasionalmente i suoi sensori verso le comete di passaggio per una indagine estemporanea di entrambe.

Il transito dei due corpi celesti è emozionante, dice Vervack, ma “rende il caso un po’ bizzarro. Dobbiamo correre per completare le nostre osservazioni sulla cometa Encke, per poi fare tutto da capo per la Cometa ISON. Tutto ciò accade più o meno nello stesso tempo.” MESSENGER è stata progettata per studiare Mercurio, non le comete”, ma si tratta di un veicolo spaziale in grado di farlo, grazie ad un pacchetto di strumento molto versatile”, aggiunge. Speriamo di ottenere alcuni dati. “Gli spettrometri a bordo della sonda analizzeranno la composizione chimica delle due comete , mentre le telecamere del Messenger scatteranno immagini delle atmosfere, dei getti e delle code. La Cometa ISON è già l’oggetto preferito dai media, gli astronomi la stanno seguendo dal settembre 2012 quando è stata scoperta su una traiettoria che l’avrebbe portata pericolosamente vicina al sole. Il prossimo 28 novembre 2013, giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, ISON passerà attraverso l’atmosfera del sole a poco più di un milione di chilometri dalla superficie ardente della nostra stella. Se la cometa di ghiaccio sopravviverà, potrebbe rivelarsi in tutta la sua bellezza ed essere visibile ad occhio nudo per gli osservatori dell’emisfero settentrionale. L’osservazione della sonda Messenger di ISON, mentre si tuffa verso l’interno dell’atmosfera solare, potrebbe fornire agli astronomi i dati di cui hanno bisogno per predire il destino della stessa cometa. La cometa Encke è meno famosa, ma non meno interessante. Per prima cosa è la fonte della pioggia di “stelle cadenti” denominate Tauridi, un quadro di lente sfere di fuoco di mezzanotte che si verifica ogni anno dai primi giorni a metà novembre. La Cometa Encke si immerge all’interno dell’orbita di Mercurio ogni 3,3 anni, quindi è regolarmente esposta all’attività solare. Nel 2007 i veicoli spaziali STEREO della NASA hanno registrato come una tempesta solare abbia potuto strappare la coda di Encke, che si è prontamente riformata.

What are the odds? On Nov. 18th and 19th not one but two comets will fly by the planet Mercury. “This is a unique coincidence,” says Ron Vervack an astronomer at the Johns Hopkins University Applied Physics Lab and a member of the science team for NASA’s MESSENGER spacecraft, “and a golden opportunity to study two comets passing close to the sun.” On Nov. 18th Comet Encke will pass within 0.025 AU of Mercury, followed a day later by Comet ISON at 0.24 AU (1 AU is the distance between the sun and Earth, 150 million km). The MESSENGER spacecraft, which is orbiting Mercury, will turn its sensors toward the passing comets for a point-blank investigation of both. Continue reading

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Continua la Corsa della Cometa ISON ed è sempre più luminosa – Comet ISON Outburst Continues

Continua la Corsa della Cometa ISON ed è sempre più luminosa - Comet ISON Outburst Continues
Credit: Damian Peach

Continua quindi la corsa di ISON verso l’incontro ravvicinato con il Sole e grazie al notevole incremento di luminosità avvenuto in questi giorni, praticamente da un momento all’altro, ISON sta entrando ora nelle condizioni di poter essere vista anche ad occhio nudo. Osservatori da tutto il mondo riportano tali informazioni e continuano a tenerla d’occhio, specie al mattino presto, attraverso anche piccoli telescopi che rivelano ovviamente molto di più della famosa Cometa.

Si fa fatica a credere che la Cometa della splendida foto qui sopra scattata da Damian Peach sia la stessa ripresa solo qualche giorno prima, dichiara lo stesso fotografo. E’ indubbio che lo spettacolo sia già iniziato.

The abrupt brightening of Comet ISON on Nov. 14th has pushed the comet into the range of naked eye visibility. Dark-sky observers around the world report seeing it with their unaided eyes on the morning of Nov. 15th. To the human eye, ISON is just a faint smudge of magnitude +5.5. Backyard telescopes are revealing much more.

The effects of the outburst have propagated into the comet’s suddenly riotous tail, as shown in this image taken on the morning of Nov. 15th by Damian Peach. “It’s hard to believe this is the same comet I photographed on Nov. 10th,” says Peach. “Now that ISON has experienced an outburst, the show has really begun.”

Source/Continue reading → SpaceWeather.com

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Pioggia di Stelle Cadenti: Il Weekend delle Leonidi – Leonid Meteor Shower Peaks This Weekend

Pioggia di Stelle Cadenti: Il Weekend delle Leonidi - Leonid Meteor Shower Peaks This Weekend
Credit: Scott Tully

Quando la maggior parte delle persone sente parlare di una imminente “doccia” di meteore, potrebbe far pensare ad un cielo pieno di stelle cadenti che cadono come pioggia, ma purtroppo tale spettacolo non pare essere nelle previsioni per le Leonidi, il cui picco è atteso per questo fine settimana.

Tali tempeste di meteoriti hanno infatti una lunga storia che le ha rese famose come le stelle cadenti di novembre. Ad esempio, nel 1833 e nel 1966 sono stati osservati tassi di meteore nella misura di decine di migliaia all’ora. In anni più recenti, in particolare del 1999, 2001 e 2002, si sono invece contate poche migliaia di meteore per ora. Tali spettacoli celesti che hanno regalato alle Leonidi la nomea di stelle cadenti del secolo, con tutte le aspettative che le accompagnano, sono ancora ricordate da molti, ma pare opportuno rilevare che ogni ipotesi di una spettacolare esibizione da parte delle Leonidi quest’anno è, per usare un eufemismo, troppo ottimista.

When most people hear of an impending meteor shower, it might call to mind a sky filled with shooting stars pouring down through the sky like rain, but that is not in the cards for the Leonid meteor shower peaking this weekend.

Such meteor storms have indeed occurred with the famous November Leonids. For instance, in 1833 and 1966 meteor rates of tens of thousands per hour were observed. In more recent years, most notably 1999, 2001 and 2002, lesser Leonid displays of up to a few thousand meteors per hour took place. Those turn-of-the-century Leonid showers — and their accompanying hype — are still remembered by many, but it is important to note that any suggestion of a spectacular Leonid display this year is, to put it mildly, overly optimistic.

Source/Continue reading → SPACE.com

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La Cometa ISON in avvicinamento è sempre più brillante – Comet ISON Outburst

La Cometa ISON in avvicinamento è sempre più brillante - Comet ISON Outburst
Taken by Charles Coburn on November 14, 2013 @ Rescue, CA USA

Un improvviso scoppio di luminosità sta interessando la Cometa ISON nel suo avvicinamento verso il Sole che la ha rapidamente portata alla soglia di visibilità ad occhio nudo. “Ho osservato e ripreso la Cometa ISON ogni mattina”, riferisce l’astrofilo Charles Coburn di Rescue, in California. “Oggi, con mia grande sorpresa, ho potuto vedere questa schermata di anteprima dal vivo. ” Queste due immagini mostrano la cometa in giorni consecutivi, come è apparsa nelle foto di Coburn utilizzando la stessa macchina fotografica e impostazioni del telescopio. Rapporti come questo di Coburn stanno arrivando da tutto il mondo.

A quanto pare, durante le prime ore del 14 novembre la Cometa ISON è salita di luminosità di un fattore, di circa 6. In termini di grandezze astronomiche , è saltato da 8 a 6. Se continua così, ISON potrebbe essere un oggetto visibile a occhio nudo, se pur ancora debole, per la fine della settimana. L’improvviso incremento di luminosità potrebbe essere causato da un’apertura di ghiaccio nel nucleo della cometa. La rapida vaporizzazione del ghiaccio grazie al calore solare è un modo sicuro per aumentare la visibilità di una cometa. Ma, esattamente come per la NASA Comet ISON Observing Campaign, “non ne abbiamo idea”. Il nucleo della cometa è nascosto alla vista da una nube di gas verde e nebbiosa, così gli eventi al suo interno rimangono un mistero. “Ho un forte sospetto che questo sia un caso simile a quello della cometa LINEAR ( C/1999 S4 )”, dice Mark Kidger del Centro astronomico spaziale europeo dell’ESA a Madrid. Nel 2000 , Kidger e altri astronomi hanno infatti monitorato la Cometa LINEAR osservando come si disintegrò in rotta verso il sole. ” L’improvvisa apparizione di gas nella coda di ISON, la crescente confusione del suo coma, e ora questo improvviso scoppio di luminosità, hanno fatto ricordare C/1999 S4 poco prima che si dissolvesse. “Per ribadire : Nessuno sa che cosa sta accadendo alla Cometa ISON . Questo potrebbe essere un segnale di agonia per la cometa, o solo il primo di molti eventi che porteranno ad una brillantezza progressiva, tipico nell’esperienza che compete una cometa che si tuffa verso il sole, il incontro ravvicinato è previsto per Giorno del Ringraziamento (28 novembre). Il monitoraggio continuo è fortemente incoraggiato. La Cometa ISON sorge a est poco prima del sole. Date di particolare interesse: il 17 e 18 novembre, quando la cometa passerà la luminosa stella Spica, rendendo ISON molto più facile da trovare nel cielo.

A sudden outburst of brightness from sundiving Comet ISON has catapulted it to the threshold of naked-eye visibility. “I’ve been imaging Comet ISON every morning,” reports amateur astronomer Charles Coburn. of Rescue, CA. “Today, to my surprise, I could see it on my DSLR live preview screen.” These two images show the comet on consecutive days as photographed by Coburn using the same camera and telescope settings. Reports like Coburn’s are coming in from around the world.

Apparently, during the early hours of Nov. 14th Comet ISON surged in brightness by a factor of approximately 6. In terms of astronomical magnitudes, it jumped from +8 to +6. If the trend continues, it could be a faint but easy naked-eye object by the end of the week. The sudden uptick in brightness could be caused by a fresh vein of ice opening up in the comet’s nucleus. Rapid vaporization of ice by solar heat is a sure-fire way to boost a comet’s visibility. But, as NASA’s Comet ISON Observing Campaign states, “we have no idea.” The comet’s nucleus is hidden from view by a hazy green atmosphere, so events in the interior remain a mystery. “I have a strong suspicion that this is Comet LINEAR (C/1999 S4) all over again,” says Mark Kidger of the ESA’s European Space Astronomy Centre in Madrid. In the year 2000, Kidger other astronomers monitored Comet LINEAR as it disintegrated en route to the sun. “The sudden appearance of ISON’s gas tail (discussed further below), the increasing fuzziness of its coma, and now this sudden outburst all remind me of C/1999 S4 just before it broke apart.” To reiterate: No one knows what is happening to Comet ISON. This could be the comet’s death throes–or just the first of many brightening events the comet experiences as it plunges toward the sun for a close encounter on Thanksgiving Day (Nov. 28th). Monitoring is encouraged. Comet ISON rises in the east just before the sun. Amateur astronomers, if you have a GOTO telescope, enter these coordinates. Dates of special interest include Nov. 17th and 18th when the comet will pass the bright star Spica, making ISON extra-easy to find.

Source/Continue reading → SpaceWeather.com

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