Perchè Vita Extraterrestre Avrebbe Bisogno di Oceani Alieni – Why Extraterrestrial Life May Need Alien Oceans

Perchè Vita Extraterrestre Avrebbe Bisogno di Oceani Alieni - Why Extraterrestrial Life May Need Alien Oceans
Credit: DENEB Official ©

Gli scienziati stanno cercando pianeti dove possa esserci la possibilità di trovare altre forme di vita là dove sia presente acqua in forma liquida. Ma un mondo vivibile potrebbe aver bisogno non solo di acqua, ma di oceani, secondo un recente studio.

Un team di scienziati ha creato una simulazione al computer che vede un pianeta simile alla Terra con i movimenti oceanici. La scoperta, pubblicata su Astrobiology il 20 luglio scorso, riguarda il fatto che gli oceani hanno un ruolo fondamentale per l’equilibrio di un pianeta abitabile e dotato di un clima stabile. “Il numero di pianeti scoperti al di fuori del sistema solare è in continuo e rapido incremento”, sostiene David Stevens, matematico dell’Università East Anglia in Inghilterra. “Questa ricerca aiuta sostanzialmente a dare una risposta alla domanda relativa alla possibilità che vi siano altri pianeti ospitanti la vita. Il numero di esopianeti conosciuti potenzialmente abitabili presenti nella Via Lattea è esponenzialmente cresciuto negli ultimi anni, grazie al lavoro primario del Telescopio Kepler della NASA il quale ha individuato una quantità di stelle che mostravano variazioni nella loro luminosità rivelando la presenza di pianeti a loro orbitanti e in transito davanti a loro. Gli scienziati hanno calcolato che almeno una su cinque stelle simili al sole possono ospitare pianeti situati nella zona abitabile detta “Goldilocks zone”, ossia non troppo distanti o troppo vicini dalla stella e dove ci sono quindi le condizioni perchè l’acqua possa esistere allo stato liquido. I ricercatori stanno ora pensando al passo successivo per individuare l’acqua ed eventuali segnali di vita nell’atmosfera di questi pianeti. Come risultato, molte delle simulazioni effettuate su questi pianeti simili alla Terra, hanno focalizzato l’obiettivo sulle loro atmosfere. Ora però, Stevens e i suoi colleghi, hanno ampliato questo tipo di ricerca includendo la presenza di oceani e con questi modelli hanno potuto osservare come proprio gli oceani possono influenzare il moto di rotazione dei pianeti e di come possano modificare il movimento dove siano presenti.

Scientists searching for planets where E.T. may live have homed in on places where liquid water could exist. But a livable world may require not just water, but oceans, a new study suggests. A team of scientists created a computer simulation of ocean circulation on a hypothetical Earth-like planet.

The findings show that oceans play a vital role in establishing a habitable and stable climate, according to the study published Sunday (July 20) in the journal Astrobiology. “The number of planets being discovered outside our solar system is rapidly increasing,” David Stevens, an applied mathematician at the University of East Anglia in England, said in a statement. “This research will help answer whether or not these planets could sustain alien life.” The number of known, potentially habitable exoplanets in the Milky Way galaxy has mushroomed in recent years, largely thanks to NASA’s Kepler telescope, which detects the tiny dips in brightness of stars as planets cross in front of, or transit, them. Scientists calculate that as many as one in five sunlike stars may harbor an Earth-like planet in the so-called “Goldilocks” zone — a region around a star thought to be just right for liquid water to exist. Researchers are now taking that a step further, looking for water and other signs of alien life in a planet’s atmosphere. As a result, most simulations of Earth-like planets with habitable climates focus on their atmospheres. But now, Stevens and his colleagues have created a simulation with an ocean-covered planet. With their model, the researchers investigated how changing the planet’s rotation speed affected the transportation of heat when oceans were present.

Source/Continue reading → www.livescience.com

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