Oceani d’Acqua Liquida anche Sotto il Ghiaccio di Encelado – Gravity Measurements Confirm Subsurface Ocean on Enceladus

Oceani d'Acqua Liquida anche Sotto il Ghiaccio di Encelado - Gravity Measurements Confirm Subsurface Ocean on Enceladus

Continua la ricerca di vita nello spazio di Universo per noi raggiungibile ed oltre allo spropositato numero di pianeti scoperti dalla sonda Kepler, molti dei quali situati in orbita nella cosiddetta “zona abitabile”, ricorderete il primo scoperto da Kepler nel 2011 con grandi similitudini con il nostro pianeta, parlo di Kepler 22-b di cui vi ripropongo l’annuncio di un paio d’anni fa, gli scienziati hanno da tempo messo in evidenza il fatto che non solo pianeti in zona abitabile potrebbero ospitare la vita, ma anche le lune di alcuni giganti gassosi: è il caso di Europa, satellite di Giove, e di Encelado, una delle lune di Saturno: entrambe le lune sono ricoperte da una crosta di ghiaccio sotto la quale si pensa possano esserci oceani d’acqua ospitanti la vita. Ecco che le probabilità di vita oltre a quella terrestre, aumentano vertiginosamente. E’ un concetto che va assimilato e metabolizzato: tenetevi pronti!
DENEB Official ©

Nel 2005 la sonda Cassini della NASA ha inviato sulla Terra delle immagini raffiguranti una luna di Saturno dalla cui gelida superficie si vede fuoriuscire vapore acqueo e ghiaccio dalle fratture, note come “strisce di tigre”. Allora era una grande novità che piccoli oggetti celesti come Encelado, circa 500 km di diametro, potessero esseri posti con una certa attività. Da allora, gli scienziati hanno ipotizzato che quanto osservato possa essere ricondotto ad un grande serbatoio d’acqua sotto la superficie ghiacciata. Ora, utilizzando le misurazioni della gravità raccolte da Cassini, gli scienziati hanno confermato che Encelado in effetti è dotato di un grande oceano sotto la superficie vicino al suo polo sud, proprio sotto quelle famose “striature di tigre”.

“Per la prima volta abbiamo usato una metodica geofisica per determinare la struttura interna di Encelado e i dati suggeriscono che in effetti vi è un grande oceano eventualmente circoscritto di circa 50 chilometri sotto la superficie del polo sud” , dice David Stevenson, professore di Scienze Planetarie al Caltech ed esperto in studi dell’interno dei corpi planetari. “Questo poi fornisce una possibile storia per spiegare il motivo per cui l’acqua sgorga da queste fratture vediamo al polo sud. ”
Stevenson è uno degli scienziati che hanno partecipato al lavoro del documento che descrive la scoperta ora sulla rivista Science, mentre Luciano Iess della Università Sapienza di Roma, è l’autore principale del documento.

In 2005, NASA’s Cassini spacecraft sent pictures back to Earth depicting an icy Saturnian moon spewing water vapor and ice from fractures, known as “tiger stripes,” in its frozen surface. It was big news that tiny Enceladus—a mere 500 kilometers in diameter—was such an active place. Since then, scientists have hypothesized that a large reservoir of water lies beneath that icy surface, possibly fueling the plumes. Now, using gravity measurements collected by Cassini, scientists have confirmed that Enceladus does in fact harbor a large subsurface ocean near its south pole, beneath those tiger stripes.

For the first time, we have used a geophysical method to determine the internal structure of Enceladus, and the data suggest that indeed there is a large, possibly regional ocean about 50 kilometers below the surface of the south pole,” says David Stevenson, the Marvin L. Goldberger Professor of Planetary Science at Caltech and an expert in studies of the interior of planetary bodies. “This then provides one possible story to explain why water is gushing out of these fractures we see at the south pole.”
Stevenson is one of the authors on a paper that describes the finding in the current issue of the journal Science. Luciano Iess of Sapienza University of Rome is the paper’s lead author.

Source/Continue reading → Phys.org

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