SS Cygni, sistema di stelle binarie, è molto più vicino di quanto stimato da Hubble – An Accurate Geometric Distance to the Compact Binary SS Cygni Vindicates Accretion Disc Theory

imato da Hubble - An Accurate Geometric Distance to the Compact Binary SS Cygni Vindicates Accretion Disc Theory

Una delle più studiate variabili cataclismiche del cielo, SS Cygni, composta da una nana bianca e una nana rossa, è molto più vicina di quanto stimato qualche anno fa con il telescopio spaziale Hubble. Meglio così, perché altrimenti i modelli teorici sui dischi di accrescimento sarebbero stati da riscrivere. Lo studio su Science.

Un sospiro di sollievo, per gli astronomi che studiano quelle “strane coppie” stellari chiamate variabili cataclismiche, in cui un oggetto molto compatto (tipicamente, una nana bianca) risucchia materia da un’altra stella vicina. Qualche anno fa, il telescopio spaziale Hubble aveva messo in grossa crisi i modelli teorici che spiegano il funzionamento di questi sistemi.Misurando la distanza di SS Cygni (uno degli oggetti più noti e studiati di questa famiglia) l’aveva collocato a una distanza di 159 parsec (520 anni luce), distanza che a sua volta implicava una massa non compatibile con il comportamento dell’oggetto. Ora, una nuova misurazione effettuata con i più precisi radiotelescopi sulla Terra rimette SS Cygni a una distanza più “ragionevole”, che non costringe a riscrivere i manuali di astrofisica. Composto da una nana bianca e una piccola nana rossa che le orbita attorno a breve distanza (un sistema chiamato “dwarf nova”) SS Cygni è caratterizzato dalla classica struttura del disco di accrescimento: la materia che la gravità della nana bianca risucchia via dalla nana rossa si dispone appunto su un disco attorno alla stella più compatta. Da Terra, la caratteristica più evidente del sistema sono i periodici outburst, aumenti (fino a 40 volte) dell’emissione in luce visibile accompagnati da potenti emissioni radio. Avvengono ogni 49 giorni in media.

Fonte/Leggi tutto → Media.INAF.it

SS Cygni is a well-studied binary star system in the northern constellation Cygnus, consisting of a white dwarf that accretes matter from its companion star. Miller-Jones et al. (p. 950; see the Perspective by Schreiber) used radio observations to derive a model-independent distance to this prototypical accreting white dwarf system. The measurement places the system significantly closer than previously determined, reconciling the observed properties of SS Cygni with our current understanding of accretion theory.

Dwarf novae are white dwarfs accreting matter from a nearby red dwarf companion. Their regular outbursts are explained by a thermal-viscous instability in the accretion disc, described by the disc instability model that has since been successfully extended to other accreting systems. However, the prototypical dwarf nova, SS Cygni, presents a major challenge to our understanding of accretion disc theory. At the distance of 159 ± 12 parsecs measured by the Hubble Space Telescope, it is too luminous to be undergoing the observed regular outbursts. Using very long baseline interferometric radio observations, we report an accurate, model-independent distance to SS Cygni that places the source substantially closer at 114 ± 2 parsecs. This reconciles the source behavior with our understanding of accretion disc theory in accreting compact objects.

Source/Continue reading → www.sciencemag.org

Related posts - Potrebbe interessarti leggere anche:

This entry was posted in Astronomy Dictionary, Dizionario Astronomia, News, Science, Space, Technology and tagged , , , , , , , , , , , , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *