Scoperti e mappati da un team di ricercatori guidati dall’italiano Ettore Carretti giganteschi flussi di particelle cariche che si estendono per circa 50.000 anni luce. Determinanti sono state le osservazioni condotte con il radio telescopio di Parkes in Australia. Sergio Poppi (INAF): ‘L’esperienza acquisita sarà di fondamentale importanza anche per lo sfruttamento scientifico del Sardinia Radio Telescope‘. Che il centro della Via Lattea, la nostra Galassia, fosse alquanto turbolento era ben noto da tempo. Ma non che da quelle zone fuoriuscissero giganteschi flussi di particelle cariche, veri e propri geyser spaziali. A scoprire e mappare questi flussi di materia è stato un gruppo di ricercatori guidati dall’italiano Ettore Carretti, ora in Australia, e a cui ha partecipato Sergio Poppi dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari, grazie alle osservazioni del radio telescopio di 64 metri di diametro di Parkes in Australia. Questi getti, che si trovano in corrispondenza delle regioni della Via Lattea dove il satellite Fermi della NASA nel 2010 aveva scoperto la presenza di forti emissioni di raggi gamma (denominate per questo “ Bolle di Fermi”) contengono una straordinaria quantità di energia, circa un milione di volte quella di una stella che esplode.
Fonte/Leggi tutto → Media.INAF.it
Colossal magnetized fountains of gamma-ray-emitting gas are spewing from the center of our Milky Way galaxy, researchers say. The amount of magnetic energy contained in these geyser-like outflows “corresponds to the energy liberated by about a million supernova explosions — that is a lot!” study lead author Ettore Carretti, an astrophysicist at the Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization in Australia, told SPACE.com. These outflows could help solve mysteries concerning the magnetic field of the Milky Way galaxy, Carretti added.
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