An experimental set-up, consisting of a beam splitter and two photo detectors, registers the photons emitted by the rubidium atoms (red beam) and generates a signal whenever the two atoms are in an entangled stated (illustrated by violet beams).
Graphic: Wenjamin Rosenfeld
German scientists have demonstrated a method of heralding entanglement between distant stationary quantum systems without destroying this particular state. The experimental set-up paves the way towards quantum communication over large distances.
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Entanglement con ricevuta di ritorno
Per qualcuno il fatto che il teletrasporto in fisica sia decisamente diverso da quello che siamo abituati a vedere nei film di fantascienza potrebbe essere un’amara delusione. Eppure, gli scienziati e gli appassionati sono sicuri che il “vero” trasporto istantaneo sia tanto interessante quanto quello scenico, dato che permetterà di creare dei computer dalle caratteristiche sorprendenti e di comunicare a velocità mai raggiunte. Perché questo accada, però, ci sono diversi problemi ancora risolvere: uno di questi è aumentare la distanza alla quale gli scienziati riescono a “teletrasportare” dati nel processo noto come entanglement; un altro è riuscire a capire se il trasferimento è avvenuto oppure no, possibilmente senza distruggere l’informazione.
Entrambe queste difficoltà sembrano oggi essere state risolte da un team dell’Università di Monaco e del Max Plank Institute of Quantum Optics. La descrizione di come sia stato raggiunto il risultato è stata pubblicata in un articolo su Science.
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