I fisici mostrano un dispositivo di occultamento del tempo – Physicists demonstrate a time cloaking device

I fisici mostrano un dispositivo di occultamento del tempo - Physicists demonstrate a time cloaking device

Ricercatori della Cornell University di Ithaca hanno realizzato per la prima volta una sorta di mantello di invisibilità temporale in grado, una volta attivato, di mascherare un evento per 110 nanosecondi.

Il dispositivo, realizzato dal team di Moti Fridman (School of Applied and Engineering Physics) e presentato al Meeting annuale dell’Optical Society, concretizza dunque l’idea descritta un anno fa nello studio pubblicato sul Journal of Optics da Martin McCall (Imperial College London) e collaboratori. Il trucco per la costruzione di un simile mantello temporale è quello di collocare due particolari lenti una dopo l’altra e quindi inviare un fascio di luce attraverso di esse. Poiché le lenti sono costruite in modo da poterne controllare l’indice di rifrazione, si fa in modo che il primo dispositivo comprima la luce nel tempo mentre il secondo la decomprima di nuovo. Questo processo lascia una sorta di vuoto temporale: per un brevissimo istante, cioè, si verifica un “buco nel tempo” nel quale l’interferenza di un evento con il raggio luminoso non viene registrata. Per un osservatore, dunque, la luce che esce dalla seconda lente non appare distorta, proprio come se nulla fosse accaduto.

Fonte/Leggi tutto → scienzainrete.it

Physicists Moti Fridman and colleagues at Cornell University have successfully demonstrated a so-called time cloaking device that is able to “hide” time for 15 trillionths of a second.

In a paper published on arXiv, the researchers describe how they were able to cause light passing through a fiber optic cable to compress, than decompress, causing a hole or void to exist, long enough for there to be a lag between the two. Unlike other proven cloaking devices that work by bending light around objects, this cloaking device works by compressing the light passing through the optical cable by means of a special silicon lens that causes some of the light passing through it to speed up and some to slow down, which causes the waves to divide. Another lens, a little farther up the cable then causes the light to be put back together. The result is light emerging from the end of the cable that appears to be unaltered, which means, for the little bit of space between the lenses, things have or could have gone on, with no record of it occurring.

Source/Continue reading → phys.org

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