Gli astronomi babilonesi ricorrevano a una forma avanzata di geometria per leggere il cielo – Math whizzes of ancient Babylon figured out forerunner of calculus

Giove e la geometria astronomica dei Babilonesi - Math whizzes of ancient Babylon figured out forerunner of calculus
Una delle tavolette che riportano le istruzioni per calcolare il movimento di Giove.
Fotografia Trustees of the British Museum/Mathieu Ossendrijver/Science/AAAS

Una scoperta che rivoluziona i libri di testo: per calcolare la posizione di Giove gli studiosi dell’antica Babilonia usavano una tecnica matematica che si riteneva sviluppata a Oxford solo nel XIV secolo. Alcune tavolette tradotte di recente dimostrano che gli astronomi babilonesi ricorrevano a una forma avanzata di geometria per leggere il cielo.

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La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, rivela che i babilonesi erano in grado di prevedere la posizione in cielo del pianeta utilizzando figure geometriche come i trapezi. Le tavolette infatti contengono istruzioni attraverso le quali, calcolando delle aree di una specifica figura trapezoidale, si potevano determinare le posizioni di Giove lungo l’eclittica per i successivi 60 e 120 giorni, a partire da un determinato giorno in cui il pianeta faceva la sua comparsa appena prima dell’alba, come stella del mattino.

Una scoperta stupefacente, che ci obbliga a riscrivere i libri di storia: finora infatti si riteneva che questa tecnica fosse stata inventata a Oxford, in Inghilterra, oltre un millennio dopo.

Pionieri della scienza – I ricercatori sanno da tempo che gli antichi Babilonesi, che abitavano l’attuale Iraq, possedevano notevoli conoscenze matematiche: erano in grado ad esempio di calcolare con un buon livello di approssimazione la radice quadrata di 2 e utilizzavano il teorema di Pitagora già un millennio prima della nascita del matematico greco che gli ha dato il nome, quasi 4.000 anni fa. Erano anche astronomi di talento, che riuscivano a documentare con le osservazione notturne fenomeni come il passaggio della cometa di Halley, e ricorrevano ai calcoli aritmetici per le loro previsioni astronomiche. Nessuno però finora si era imbattuto in un calcolo astronomico babilonese che testimoniasse la loro straordinaria conoscenza della geometria pura. Ci è riuscito Mathieu Ossendrijver dell’Università Humboldt di Berlino, dopo aver trascorso 13 anni cercando di decifrare “quattro bizzarri calcoli sui trapezi” risalenti a 2.000-2.400 anni fa.

Fonte/Leggi tutto → www.nationalgeographic.it

Tracking and recording the motion of the sun, the moon, and the planets as they paraded across the desert sky, ancient Babylonian astronomers used simple arithmetic to predict the positions of celestial bodies. Now, new evidence reveals that these astronomers, working several centuries B.C.E., also employed sophisticated geometric methods that foreshadow the development of calculus.

Historians had thought such techniques did not emerge until more than 1400 years later, in 14th century Europe. The study “is an extremely important contribution to the history of Babylonian astronomy, and more generally to the history of science,” says astronomy historian John Steele of Brown University, who was not part of the work.

Source/Continue reading → www.sciencemag.org

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