Su Marte Metano, Chimica Organica, Antica e Attiva: Vita? – NASA Rover Finds Active and Ancient Organic Chemistry on Mars

Marte: Autoritratto di Curiosity nel panorama marziano - Curiosity Self-Portrait Panorama
Credit: NASA

Il rover Curiosity della NASA ha rilevato un picco di metano pari a dieci volte superiore di quanto riscontrato in precedenza, elemento chimico organico nell’atmosfera circostante e rilevato altre molecole organiche in campioni di roccia e polvere raccolti e analizzati tramite il laboratorio robotico SAM di Curiosity.

“Questo aumento temporaneo di metano, rilevato come picco, suggerisce che deve esserci una fonte relativamente localizzata”, sostiene Sushil Atreya dell’Università del Michigan, Ann Arbor, membro del team scientifico del rover Curiosity. “Ci sono molte fonti possibili, biologiche o non biologiche, come l’interazione tra acqua e roccia.” I ricercatori hanno effettuato a bordo del rover analisi dei campioni utilizzando SAM, il laboratorio di Curiosity, almeno una dozzina di volte in un periodo di 20 mesi, per fiutare metano nell’atmosfera. Durante due di questi mesi, tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, in quattro misurazioni di media, sono state riscontrate sette parti per miliardo. Prima e dopo, invece, letture della sostanza in media di solo un decimo di quel livello. Curiosity ha anche trovato diverse elementi chimici organici marziani nei campioni di polvere proveniente da una roccia soprannominata Cumberland, la prima rilevazione definitiva di sostanze organiche presenti in materiali sulla superficie di Marte.

Questi composti organici marziani potrebbero essersi formati su Marte o forse arrivati sul pianeta rosso attraverso meteoriti. Le molecole organiche, che contengono carbonio e idrogeno, di solito sono considerati i mattoni chimici della vita, anche se possono esistere senza la presenza della vita stessa. Le scoperte di Curiosity dalle analisi dei campioni di atmosfera e di polvere di roccia non rivelano se Marte ha mai avuto microbi viventi, ma i risultati fanno in ogni caso luce su un pianeta attuale, chimicamente attivo e con condizioni favorevoli per la vita, almeno per quello che è stato Marte nell’antichità. “Continueremo a lavorare sugli elementi di questi risultati attuali,” ha dichiarato John Grotzinger, ricercatore impegnato nel progetto Curiosity del California Institute of Technology di Pasadena. “Possiamo imparare di più sulla chimica attiva che causa tali fluttuazioni nella quantità di metano nell’atmosfera? Possiamo scegliere obiettivi di roccia dove sono stati conservati elementi organici identificabili?” I ricercatori hanno lavorato molti mesi per determinare se il materiale organico rilevato nel campione di Cumberland era veramente marziano. SAM, il laboratorio di Curiosity, ha rilevato in diversi campioni esaminati alcuni composti di carbonio organico che erano, in realtà, trasportati dalla Terra all’interno del rover. Tuttavia, numerosi test e analisi fanno ben sperare sulla rilevazione di sostanze organiche marziane. L’identificazione di quali specifiche sostanze organiche marziane si trovino nella roccia, è complicata anche dalla presenza di minerali di perclorato presenti nelle rocce e terreni di Marte.

Fin qui il comunicato rilasciato dalla Nasa. E’ naturale che in molti stiano facendo due più due arrivando a capire che questi elementi possono voler dire scoperta di vita, antica o presente, sul pianeta rosso. Ma è presto per dirlo, molto lavoro attende ancora il team di ricercatori che deve fare ulteriori analisi, identificando con precisione gli elementi scoperti, così come la loro origine. In ogni caso, notizia molto interessante e che lascia ben sperare, non credete? Deneb

Methane on Mars In questo grafico le possibili cause della presenza di metano su Marte. Credit: NASA La registrazione della conferenza AGU – American Geophysical Union

NASA’s Mars Curiosity rover has measured a tenfold spike in methane, an organic chemical, in the atmosphere around it and detected other organic molecules in a rock-powder sample collected by the robotic laboratory’s drill.

“This temporary increase in methane, sharply up and then back down, tells us there must be some relatively localized source,” said Sushil Atreya of the University of Michigan, Ann Arbor, a member of the Curiosity rover science team. “There are many possible sources, biological or non-biological, such as interaction of water and rock.” Researchers used Curiosity’s onboard Sample Analysis at Mars (SAM) laboratory a dozen times in a 20-month period to sniff methane in the atmosphere. During two of those months, in late 2013 and early 2014, four measurements averaged seven parts per billion. Before and after that, readings averaged only one-tenth that level. Curiosity also detected different Martian organic chemicals in powder drilled from a rock dubbed Cumberland, the first definitive detection of organics in surface materials of Mars. These Martian organics could either have formed on Mars or been delivered to Mars by meteorites. Organic molecules, which contain carbon and usually hydrogen, are chemical building blocks of life, although they can exist without the presence of life. Curiosity’s findings from analyzing samples of atmosphere and rock powder do not reveal whether Mars has ever harbored living microbes, but the findings do shed light on a chemically active modern Mars and on favorable conditions for life on ancient Mars. “We will keep working on the puzzles these findings present,” said John Grotzinger, Curiosity project scientist of the California Institute of Technology in Pasadena. “Can we learn more about the active chemistry causing such fluctuations in the amount of methane in the atmosphere? Can we choose rock targets where identifiable organics have been preserved?” Researchers worked many months to determine whether any of the organic material detected in the Cumberland sample was truly Martian. Curiosity’s SAM lab detected in several samples some organic carbon compounds that were, in fact, transported from Earth inside the rover. However, extensive testing and analysis yielded confidence in the detection of Martian organics. Identifying which specific Martian organics are in the rock is complicated by the presence of perchlorate minerals in Martian rocks and soils.

Source/Continue reading → www.jpl.nasa.gov – http://go.nasa.gov/1cbk35X

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