Credit: SDO
Gli astronomi hanno individuato particelle esotiche di antimateria rilasciate dal sole durante i brillamenti solari, una scoperta che potrebbe aiutare gli scienziati a capire questo misterioso parente della materia. Era stato previsto che i brillamenti solari rilascino alcune particelle di antimateria fra il diluvio di particelle cariche che vengono emesse durante queste eruzioni, ma questa è la prima volta che i ricercatori hanno osservato l’antimateria provenire dal sole.
Le particelle di antimateria hanno la stessa massa e altre caratteristiche uguali alle loro controparti di materia regolare, ma hanno carica opposta. Quando l’universo è nato, circa 13,8 miliardi anni fa, nel Big Bang, si è probabilmente creata circa la stessa quantità di materia quanto di antimateria, pensano gli scienziati. In qualche modo, le collisioni con la materia hanno distrutto la maggior parte dell’antimateria (quando materia e antimateria si incontrano, si annichilano), lasciando un leggera superiorità di quantità di materia, che è diventata pianeti, stelle e galassie nel nostro universo.
Astronomers have detected exotic antimatter particles flying from the sun during solar flares — a discovery that could help scientists understand this mysterious sibling to matter. Solar flares were predicted to release some antimatter particles among the deluge of charged particles spat out during these eruptions. But this is the first time researchers have observed antimatter coming from the sun.
Antimatter particles have the same mass and other characteristics as their regular-matter counterparts, but they have opposite charge. When the universe was born about 13.8 billion years ago in the Big Bang, there was probably about as much matter as antimatter, scientists think. Somehow, collisions with matter destroyed most of the antimatter (when matter and antimatter meet, they annihilate), leaving a slight surplus of matter, which became the planets, stars and galaxies in our universe.
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