Opportunity, il rover della NASA in esplorazione su Marte, ha fatto forse la più grande scoperta della sua carriera quasi decennale: ha trovato elementi che provano che la vita potrebbe essere esistita sul Pianeta Rosso nel passato.
Il rover Opportunity ha scoperto minerali argillosi maculati in un’antica roccia sul bordo del “Endeavour Crater”, suggerendo che acqua potabile, con pH neutro, una volta scorreva attraverso l’area, così come hanno riferito gli scienziati. “Questa acqua si poteva bere” ha detto ai giornalisti oggi (7 giugno) Steve Squyres ricercatore principale della missione della Cornell University, spiegando perché la roccia in questione, soprannominata “Esperance,” si distingue dalle altre pietre impregnate d’acqua analizzate dal rover. “Questa è l’acqua che era probabilmente molto più adatta per la sua chimica, nel suo pH, nel suo livello di acidità, per elementi come la chimica prebiotica: il tipo di chimica che potrebbe portare all’origine della vita,” Squyres ha aggiunto.
NASA’s Mars rover Opportunity has made perhaps the biggest discovery of its nearly 10-year career, finding evidence that life may have been able to get a foothold on the Red Planet long ago.
The Opportunity rover spotted clay minerals in an ancient rock on the rim of Mars’ Endeavour Crater, suggesting that benign, neutral-pH water once flowed through the area, scientists said. “This is water you could drink,” Opportunity principal investigator Steve Squyres of Cornell University told reporters today (June 7), explaining why the rock, dubbed “Esperance,” stands out from other water-soaked stones the rover has studied. “This is water that was probably much more favorable in its chemistry, in its pH, in its level of acidity, for things like prebiotic chemistry — the kind of chemistry that could lead to the origin of life,” Squyres added.
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