Un nuovo approccio per la ricerca di mondi simili alla Terra
Il Planetary Habitability Laboratory (PHL) è impegnato nella ricerca di mondi simili alla Terra. Il PHL si occupa della catalogazione di pianeti extrasolari (HEC) potenzialmente abitabili, nel cui lavoro sono classificate le scoperte relative a pianeti extrasolari, acquisite in base a diversi parametri in termine di abitabilità.
Nel passato il PHL non era direttamente coinvolto nelle fasi iniziali delle scoperte di questi pianeti situati fuori dal nostro sistema solare, oggi, il PHL utilizza nuovi algoritmi basati sul riconoscimento di schemi per la ricerca di mondi simili alla Terra, all’interno dei dati forniti dal telescopio Kepler della NASA.
L’idea di un pianeta simile alla Terra potrebbe suggerire un mondo con oceani, aria respirabile, o addirittura con una forma di vita. Tuttavia, gli astronomi sono ancora lontani da ottenere queste informazioni, perché i pianeti extrasolari sono molto lontani per gli attuali strumenti disponibili. Per gli astronomi la definizione di pianeti simili alla Terra è limitata da ciò che possiamo misurare oggi: la loro orbita e le dimensioni. Ogni pianeta extrasolare intorno ad una stella simile al Sole, con un’orbita simile e dimensioni come la Terra, è considerato a tutti gli effetti un mondo simile al nostro.
“SPHERE” (Sfera), il nuovo progetto del PHL, che cerca eso-pianeti potenzialmente abitabili simili alla Terra, sta esplorando i dati di Kepler della NASA per con particolare attenzione per i pianeti extrasolari simili alla Terra, dotati di Lune. Dal mese di ottobre del 2012, i dati di Kepler della NASA, sono a disposizione del di qualsiasi gruppo di ricerca per l’esplorazione. Molte altre squadre di lavoro stanno utilizzando questi dati per scoprire nuovi pianeti extrasolari, tra cui il team di Kepler della NASA e i progetti per la comunità scientifica, come la caccia di Lune extra-solari con Kepler e Planet Hunters. Solo alcuni dei quasi 900 pianeti extrasolari confermati sono effettivamente ritenuti candidati per mondi potenzialmente abitabili. Tutti questi pianeti sono “super-Terre”, ovvero fino a due volte più grandi della Terra.
Gli scienziati non sono certi di come questi mondi abitabili, più grandi del nostro, potrebbero essere rispetto alla Terra. I ricercatori sono più interessati a mondi più vicini alle nostre “misure” e che siano all’interno di un’orbita nella zona abitabile della loro stella, certamente più simili alla Terra. Un esopianeta potenzialmente abitabile non è necessariamente lo stesso di un pianeta extrasolare simile alla Terra. In un pianeta extrasolare abitabile lo studio in astrobiologia si riferisce a qualsiasi mondo adatto per la vita in superficie o nel sottosuolo di qualsiasi tipologia, così come la conosciamo.
Questo si estende ad una serie di possibilità fondamentali per le forme di vita in rispetto all’ambiente e ben adattate a condizioni estreme, ma non necessariamente come forme di vita più complesse, come le piante, gli animali e gli esseri umani. In teoria, un pianeta simile alla Terra potrebbe essere adatto quindi per ospitare la vita, ma saranno necessarie future osservazioni terrestri e spaziali per confermare questa ipotesi.
Credit: Abel Méndez, PHL @ UPR Arecibo
A New Approach to Search for Earth-like Worlds
The Planetary Habitability Laboratory (PHL) is now searching for Earth-like worlds. The PHL maintains the Habitable Exoplanets Catalog (HEC) in which exoplanets discoveries are classified and compared according to different habitability metrics.
Previously the PHL has not been involved in making the initial exoplanet discoveries. Now, the PHL is using new algorithms based on pattern recognition to search for Earth-like worlds within the NASA Kepler Telescope data.
The idea of an Earth-like planet might suggest a world with oceans, breathable air, or even life. However, astronomers are far from getting this information because exoplanets are very far away for our current instruments. For astronomers the definition of Earth-like planets is limited by what we can measure now, their orbit and size. Any exoplanet around a Sun-like star with a similar orbit and size as Earth is considered an Earth-like world.
The new PHL’s project, Search for Potentially Habitable Exoworlds Resembling Earth (SPHERE), is exploring the NASA Kepler data for Earth-like exoplanets and exomoons. Since October 2012 the NASA Kepler data is publicly available for any research team to explore. Many other teams are using this data to discover exoplanets, including the NASA Kepler Team and scientific community projects such as the Hunt for Exomoons with Kepler and Planet Hunters.
Only a few of the nearly 900 confirmed exoplanets barely fit as candidates for potentially habitable worlds. All of these are superterran worlds (super-Earths) up to two times larger than Earth. Scientists are not confident of how habitable these larger worlds might be as compared to Earth. They are more interested in terran worlds (Earth-size) orbiting in the habitable zone of their star, which are more comparable to Earth. A potentially habitable exoplanet is not necessarily the same as an Earth-like exoplanet.
In astrobiology a habitable exoplanet refers to any world suitable for surface or subsurface life of any type, as we know it. This extends to a series of possibilities that are viable for the most environmentally stress tolerant life forms (i.e extremophilic life) but not necessarily by most complex life such as plants, animals, and humans. In theory, an Earth-like planet might be viable for most terrestrial surface life, but future ground and space observatories are needed to confirm the actual habitability of any of such bodies.
Science Contact: Abel Méndez, PHL @ UPR Arecibo
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