Credit: SDO/AIA
L’attività solare sta nuovamente incrementando grazie alla comparsa di regioni attive che non hanno mancato di attirare attenzione da parte degli osservatori, così come per un gigantesco buco coronale che sta interessando il nostro pianeta.
La macchia solare denominata AR2222 ha eruttato un paio di giorni fa producendo un brillamento di classe M6.1 e a poche ore di distanza un secondo di classe M1. L’esplosione più forte non ha comportato il rilascio di massa coronale, quindi gli effetti sulla Terra sono stati poco significativi se non riguardanti disturbi e radio blackout sulle alte frequenze alle alte latitudini. Nel frattempo, vedete la foto ripresa dalla sonda SDO della Nasa, un gigantesco buco coronale posizionato nel centro della parte sud della nostra stella, quindi fronte Terra, sta rilasciando, già da diverse ore, vento solare ad una velocità al momento in cui scrivo attestata a 742 km/sec che ha già raggiunto il nostro pianeta e provocato una tempesta solare geomagnetica al momento in atto intorno ai poli, di categoria G1 secondo il NOAA. Gli appassionati si tengano pronti per aurore alle alte latitudini!
Aggiornamenti in corso.
The magnetic canopy of sunspot AR2222 erupted on Dec. 4th at 18:25 UT, producing an M6-class solar flare. The explosion did not hurl a CME into space, so Earth-effects of the blast were limited to a brief HF radio blackout around the western hemisphere.
NOAA forecasters estimate a 40% chance of additional M-flares during the next 24 hours. Solar wind flowing from a huge coronal hole and could reach Earth on Dec. 8-9. Arctic sky watchers should be alert for auroras tonight. Earth is passing through a fast-moving (~700 km/s) stream of solar wind, and this is causing G1-class geomagnetic storming around the poles.
