“Noi siamo l’incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all’autocoscienza. Abbiamo incominciato a contemplare le nostre origini: materia stellare che medita le stelle, assemblamento di miliardi e miliardi di atomi che considera l’evoluzione dell’atomo; percorrendo il lungo viaggio per il quale la consapevolezza e’ sorta.”
Carl Sagan, Cosmos
“We have begun to contemplate our origins: starstuff pondering the stars; organized assemblages of ten billion billion billion atoms considering the evolution of atoms; tracing the long journey by which, here at least, consciousness arose.”
Carl Sagan, Cosmos
Proprio così, e devo ammettere che solo di recente ho realizzato questa sostanziale unità tra scienza e filosofia.
Prima ero inesorabilmente attratta dall’una e dall’altra senza però coglierne la connessione, e dedicandomi ad una mi sembrava quasi di “tradire” l’altra, sia nei metodi che negli obiettivi. Come se la speculazione filosofica contraddicesse la razionalità scientifica.
Per tanto tempo ho cercato di trovare un equilibrio, un punto di vista intermedio, poi finalmente ho realizzato che non era necessario, che in fin dei conti stavo osservando la stessa cosa. L’obiettivo è lo stesso pur avendo nomi, metodi e strumenti diversi, ed è sato davvero confortante capirlo.
Sagan ha espresso sicuramente meglio di me (e in maniera anche molto più poetica) questo concetto. :)
Hai reso perfettamente quello che sembra essere un dilemma ancora presente in molti studiosi. Ma le cose sembra stiano cambiando. Quella consapevolezza porta a fruire di tutte le peculiarità che competono l’interezza dell’Essere Umano, nessuna esclusa. Dall’edizione di Cosmos di Carl Sagan si è arrivati oggi alla nuova versione di Neil deGrasse Tyson, dove a me sembra che in più episodi si sia messo l’accento su personaggi della scienza, protagonisti di invenzioni e scoperte passate alla storia e tutt’ora parti integranti della nostra epoca civilizzata, i quali non erano scienziati dottorati, non avevano studi specifici nel settore in cui stavano operando, ma hanno usato l’intuizione, persino l’immaginazione per arrivare a creare o a scoprire quello per cui sono passati alla storia. Giordano Bruno non era un astronomo o un fisico, ma un teologo e filosofo, eppure ha saputo anticipare la scienza ora ufficiale, che vede infiniti mondi orbitanti infinite stelle come il nostro Sole!
Verissimo, dall’intuizione parte tutto. Solo quella può indicarci in quale direzione rivolgere il nostro sguardo, dove andare ad approfondire e indagare.
Dobbiamo così tanto a queste grandi personalità del passato, così coraggiose!
“Siamo come nani sulle spalle di giganti”, come disse qualcuno. :)
Ti quoto in tutto e per tutto!
Grazie :)
E’ un pensiero altissimo che mi lascia senza parole, ma con tanta ispirazione.
Ciao Deneb,
sono d’accordo con te :)
E’ la consapevolezza di una verità che una volta acquisita non può che unificare scienza e filosofia e l’Essere Umano all’Universo…
E’ l’essenza di una/o “Starseed”