Vedete, ogni singolo puntino che vedete nel cielo in questa foto, è una stella…
“Cosmos offre l’accesso ai meccanismi della natura, piccola e grande, dove la verità è verità, che ci crediate o meno.” Queste le parole di Neil deGrasse Tyson in un recente tweet e non posso non correlare a tali parole quello che è stato il pensiero di Giordano Bruno, menzionato come eroe nel primo episodio della serie in programmazione su National Geographic Channel. Giordano Bruno già nel 1600 aveva intuito e capito che le stelle non sono altro che altri soli intorno ai quali ruota un infinito numero di pianeti, altre Terre, e sulle quali certamente ci sarà altra vita. Per questo pensiero geniale e intuitivo Giordano Bruno pagò orribilmente con la vita in quello che sembra un lontanissimo passato della nostra storia. E non va dimenticato. Con grande orgoglio si è dato largo spazio al pensiero e alla storia del filosofo italiano, definito giustamente eroe, che non ha rinunciato a divulgare quella che ora sappiamo essere una sacrosanta verità, in quel mondo di allora fatto di dogmi in cui si pensava e si doveva pensare che la Terra fosse al centro di tutto. “La verità non cambia in relazione al fatto che la maggior parte della gente ci creda o meno.”, queste le parole di Giordano Bruno.
Giordano Bruno, nato Filippo Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600), è stato un filosofo, scrittore e frate domenicano italiano. Il suo pensiero ruotava tutto intorno a un unica idea: l’infinito, inteso come l’Universo infinito, creato da un Dio infinito, fatto d’infiniti mondi, da amare infinitamente. Per Giordano Bruno Dio da un lato è trascendente, per cui è intelletto e ordinatore di tutto ciò che è in natura, ma nello stesso tempo è immanente, per cui Dio e Natura sono un’unica realtà da amare alla follia, in un’inscindibile unità panteistica di pensiero e materia, in cui dall’infinità di Dio si evince l’infinità del cosmo, e quindi la pluralità dei mondi, l’unità della sostanza, l’etica degli eroici furori. Per queste argomentazioni, giudicate eretiche, fu condannato al rogo dall’Inquisizione della Chiesa cattolica; ma la sua filosofia sopravvisse alla sua morte, portò all’abbattimento delle barriere tolemaiche e aprì la strada alla Rivoluzione scientifica. (Wikipedia)
Il programma “Cosmos” riparte quindi dalla edizione precedente ideata e magistralmente condotta da Carl Sagan a cui Neil deGrasse Tyson riserva un particolare ringraziamento per essere stato colui che lo ha fatto diventare quello che è, uno scienziato, curioso e meravigliato dalla bellezza dell’universo e dagli infiniti meccanismi che riguardano ognuno di noi. Sui vari social network ho potuto osservare le reazioni di chi ha assistito alla prima puntata di Cosmos mentre per gli Stati Uniti andava in onda già la seconda, e ho potuto rilevare che ciò che più ha intrigato, stupito e meravigliato gli utenti che da poco si sono avvicinati a questo meraviglioso universo, è stato di scoprire che siamo fatti di polvere stellare! Letteralmente, ogni singolo ingrediente del nostro corpo e di tutto quello che ci circonda deriva dalle esplosioni stellari durante le fasi finali del loro ciclo vitale. Magia pura, qualcuno ha scritto! Ed è quasi magico assistere a tanto entusiasmo per un programma televisivo dove finalmente si fornisce cibo per la mente, per l’Anima, perchè alla fine è di “cosmo” che siamo fatti e non si può non sapere come e perchè questa realtà ci riguarda. Il programma è sviluppato seguendo l’ipotetico viaggio di una astronave dell’immaginazione che ci porta ad osservare da vicino quello che viene definito il “calendario cosmico” attraverso il quale possiamo scoprire i tempi di questo universo e le varie tappe di sviluppo dal big bang in poi. L’universo ha circa 13 miliardi di anni e noi siamo appena nati. Abbiamo molto da scoprire!
DENEB Official ©
#Cosmos offers access to the operations of nature – big & small – where what’s true is true, whether or not you believe in it
— Neil deGrasse Tyson (@neiltyson) 17 Marzo 2014
“Truth does not change because it is, or is not, believed by a majority of the people.” #GiordanoBruno
— DENEB Official © (@denebofficial) 16 Marzo 2014
Siamo fatti di materia stellare… #CarlSagan #Cosmos pic.twitter.com/r8JKdKuH1J
— DENEB Official © (@denebofficial) 16 Marzo 2014
#GiordanoBruno Infiniti Mondi… #Cosmos pic.twitter.com/20zkbXeipY
— DENEB Official © (@denebofficial) 16 Marzo 2014
In queste ore sono innumerevoli i commenti sul programma e sulla impostazione che gli è stata data.
Qualcuno storce il naso per lo spazio ritenuto eccessivo riservato alla figura di Giordano Bruno a proposito del quale, si vuole precisare, andrebbe ricordato che non era “uomo di scienza” e che forse più di lui andavano menzionati altri. Qualcuno rimarca una ipotetica e a mio avviso inesistente scivolata su quello che invece era il pensiero originale di Carl Sagan e la sua distanza da qualsiasi discorso potesse toccare spiritualità o religione che sia.
Ed è chiaro, almeno per quanto mi riguarda, che il concetto di “spiritualità” non ha nulla a che vedere con qualsiasi religione.
Non so voi, ma a mio parere questi timori elargiti con una velata nota polemica, non solo non toccano la bontà del programma, ma non stravolgono nemmeno il senso di quello che è un messaggio chiaro.
Accidenti, sembra quasi che Giordano Bruno faccia ancora paura a qualcuno!!
Cosa ne pensate? Cos’è che potrebbe oggi preoccupare tanto una certa parte di mondo accademico nella figura e nel pensiero del teologo/filosofo italiano?