Mi accorgo a volte di pensieri bui e meccanismi oscuri che popolano esistenze di questo pianeta. Umani in preda a paure di vario genere, compresa quella di misurarsi con sè stessi, vittime di contorti pensieri che a volte loro stessi creano e rendono reali.
Li sento, mi passano vicino e li lascio fluire. Li ascolto, li osservo, ma li lascio passare: non vogliono guardare oltre. Sono terreni, materiali, vincolati da leggi fisiche riconducibili a questa dimensione, l’unica che percepiscono. Non possono toccarmi.
Ma c’è altro ed è lì che i miei occhi e la mia Anima vanno a guardare, in quegli infiniti spazi della ricerca, della sorpresa, del sapere e della meraviglia, là dove quel blu ha un significato preciso, di una calma che però è vitale, come gli azzurri del mare e del cielo a me cari. Infiniti. Senza confini. Senza gabbie mentali.
Sono dettagli d’Anima di una sfumatura di un turchese pallido, d’acqua cristallina…
Piccoli tasselli luminosi di un puzzle fatto di stelle…
Deneb
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