Uno studio su Science confronta l’idrogeno presente nei meteoriti e in alcune comete, per chiedersi quali oggetti si siano formati più vicino alla Terra e quali abbiano portato l’acqua sul nostro Pianeta. Vincono gli asteroidi. Ma per Giovanni Valsecchi (INAF) i dati sono ancora troppo pochi.
Da dove vengono le “chiare, fresche e dolci acque” che fanno del pianeta Terra quello che è, e che hanno permesso su di esso la comparsa della vita? Gli astronomi non ne sono affatto sicuri. Le principali ipotesi in campo sono due. L’acqua potrebbe esserci stata portata dalle comete, e provenire dai margini esterni del Sistema Solare dove la maggior parte di queste si sarebbero formate; oppure potrebbe essersi formata più vicino a noi, nelle parti più interne del sistema solare, e la “fonte” di quella presente sulla Terra sarebbero soprattutto gli asteroidi, o meglio i meteoriti che se ne distaccano e cadono sul nostro pianeta.
Quanto all’idea che l’acqua terrestre venga soprattutto dalle condriti carbonacee, Valsecchi ricorda che fu proposta già nel 2000 in un articolo di Alessandro Morbidelli (con lo stesso Valsecchi come coautore). “Da allora il quadro è molto cambiato, è un mosaico a cui mancano ancora molti tasselli e non si può dire che ci sia un’ipotesi prevalente. Il motivo per cui studi come questo, interessante ma che non aggiunge moltissimo, escono su Science è proprio che il campo è così aperto e incerto”.
Fonte/Leggi tutto → Media.INAF.it
Determining the source(s) of hydrogen, carbon, and nitrogen accreted by Earth is important for understanding the origins of water and life, and for constraining dynamical processes that operated during planet formation. Chondritic meteorites are asteroidal fragments that retain records of the first few million years of solar system history. The D/H values of water in carbonaceous chondrites and comets are distinct from one another, implying that they formed in a different region of the solar system, contrary to predictions of recent dynamical models.
Source/Continue reading → www.sciencemag.org
“An extraterrestrial visitor examining the differences among human societies would find those differences trivial compared to the similarities.”
“Our lives, our past and our future are tied to the sun, the moon and the stars…We humans have seen the atoms which constitute all of nature and the forces that sculpted this work…and we, who embody the local eyes and ears and thoughts and feelings of the cosmos, have begun to wonder about our origins…star stuff contemplating the stars, organized collections of ten billion billion billion atoms, contemplating the evolution of nature, tracing that long path by which it arrived at consciousness here on the planet earth… Our loyalties are to the species and to the planet. Our obligation to survive and flourish is owed not just to ourselves but also to that cosmos ancient and vast from which we spring.”
“We are one species. We are star stuff harvesting star light.”
Carl Sagan (1934 – 1996)
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Le incertezze su come si sia formata la vita restano innumerevoli, d’altronde ci troviamo di fronte ad un complesso meccanismo che non riguarda solo noi, ma l’Universo intero, in tutta la sua maestosità.
Un dato pare certo: asteroidi o comete, io preferisco pensare alle comete, la vita sul nostro Pianeta pare sia arrivata dallo spazio. Ci pensate mai?
“Noi siamo l’incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all’autocoscienza. Abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo materia stellare che medita sulle stelle. ”
Carl Sagan