KIC 8462852: Dal Cigno nessun laser verso la Terra – No Laser Signals Detected from ‘Alien Megastructure’ Star

KIC 8462852 - Costellazione del Cigno - Cygnus Constellation

La Stella di Tabby della Costellazione del Cigno torna alla ribalta con nuovi risultati. Ricorderete le “conclusioni” del SETI arrivate dopo solo due settimane di ascolto da parte dei radiotelescopi in California puntati verso KIC 8462852, ebbene, arrivano ora altri risultati che il SETI ha comunicato dopo 6 giorni di osservazione ottica effettuati a Panama, dei quali 3 eseguiti in tandem nuovamente con l’ascolto tramite radiotelescopi. Questa (mini) ricerca è stata decisa per controllare se dal Cigno, puntando direttamente sulla stella KIC 8462852, potesse risultare l’emissione di qualche raggio laser non riconducibile a evento naturale. Risultato? Cito testuali parole: “Se intorno alla stella di Tabby ci fosse una civiltà extraterrestre questa non starebbe puntando alcun laser in direzione della Terra.”
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Nel test che ha valutato questa ipotesi, un team di scienziati ha infatti cercato segni di eventuali comunicazioni laser provenienti da KIC 8462852, che si trova a circa 1.500 anni luce dalla Terra. Ma la ricerca, che si è svolta nell’arco di sei notti tra il 29 ottobre e il 28 novembre, tramite l’Osservatorio SETI ottico Boquete di Panama, non ha fornito risultati significativi, fanno sapere i ricercatori.

“Non abbiamo trovato alcuna prova di una civiltà avanzata che irraggi segnali laser intenzionali verso la Terra,” riferisce il coautore dello studio Douglas Vakoch, presidente del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) Internazionale di San Francisco.

Su tre delle sei notti, i membri del team di studio hanno cercato anche segnali radio in prossimità di KIC 8462852 utilizzando l’Allen Telescope Array (ATA) nel nord della California. Questo lavoro congiunto ATA-Boquete è stata una prova di coordinamento del SETI, ha spiegato Vakoch. “Se un giorno dovessimo davvero rilevare un segnale da una civiltà extraterrestre, dovremo essere pronti a seguirlo attraverso gli osservatori di tutto il mondo, il più rapidamente possibile”.

Gli scienziati hanno cercato quindi esplicitamente brevi impulsi pari ad un miliardesimo di secondo utilizzando l’Osservatorio SETI Boquete ottico a Panama, con un telescopio newtoniano di 0,5 m. Relativamente piccolo, il telescopio dell’osservatorio utilizza un metodo di rilevamento unico con una maggiore sensibilità verso i segnali pulsati. Se qualche ipotetico extraterrestre avesse inviato impulsi laser intenzionali nello spettro visibile verso la Terra, l’osservatorio Boquete avrebbe potuto scoprirli a patto però che stessero superando il limite minimo rilevabile dall’osservatorio.

Quindi? Personalmente non posso fare a meno di chiedermi prima di tutto se un’ipotetica e avanzata civiltà avanti anni luce rispetto a quella terrestre possa (ancora?) usare onde radio e raggi laser, secondo mi chiedo perchè mai nel caso dovrebbe puntare tali strumentazioni proprio verso la Terra. Giusto se fosse così gli scienziati sarebbero in grado di rilevare il segnale, questo è il punto.

Se un segnale di quelli conosciuti fosse intenzionalmente rivolto verso la Terra questo necessiterebbe di meno potenza per essere rilevato dalle strumentazioni terrestri, ma se non fosse così, come appare, il dato ottenuto sarebbe ed è parziale. I risultati sono quindi strettamente legati a ricerche mirate ed elaborate secondo precise aspettative del tutto circoscritte dettate da un iter che fa capo alla limitata conoscenza e alle limitate strumentazioni. Non è una critica, ma semplicemente e onestamente la verità.

Come si fa a cercare qualche cosa che non si conosce? Si potrebbe incappare in segnali che non si è in grado di riconoscere o di rilevare come tali? Con questo appunto non voglio dire che si tratta certamente di mega struttura aliena, assolutamente, ma solo evidenziare come si procede in questa analisi. Allo stato attuale, da quella distanza, le strumentazioni terrestri potrebbero rilevare solo un segnale mirato, specificatamente ed intenzionalmente diretto verso la Terra, il che lascia intendere una prerogativa e forse una pretesa un tantino discutibile.

La ricerca continua e sebbene l’ipotesi di un gigantesco gruppo di fredde comete poste in un’orbita molto grande ed ellittica resti la favorita per spiegare i misteriosi e non periodici cali di luce rilevati da Kepler, l’ipotesi struttura artificiale, anche perdendo punti, resta in campo. Gli scienziati stanno continuando gli studi e nuove osservazioni sono previste per il prossimo gennaio.

Un altro recente studio che avvalorerebbe l’ipotesi comete è stato da una parte appoggiato e spinto come soluzione del caso, ma anche criticato da alcuni scienziati per diversi motivi, anche squisitamente tecnici.

Lo studio in questione, fa sapere la Nasa, riporta infatti dati relativi alle osservazioni all’infrarosso risultate nulle sia da parte del telescopio WISE, che del telescopio Spitzer, entrambi abilitati alla lettura degli infrarossi. Peccato che i dati in questione, importantissimi per avvalorare l’ipotesi comete ma non solo, siano stati ottenuti da WISE nel 2010, quindi prima degli eventi del 2011 registrati da Kepler nel Cigno, e nel 2015 da Spitzer, quindi molto dopo l’ultimo calo di luce avvenuto nel 2013. Nessun nuovo elemento rispetto alle ipotesi di prima stesura.

 

Il dibattito sulla famosa stella resta piuttosto acceso facendo capire che si è ancora lontani da una soluzione certa all’enigma del Cigno e in ogni caso va registrata l’attenzione a livello globale su una questione presa sempre più seriamente. Il che è un bene. Come riferisce il SETI, tutto ciò è un ottimo test per verificare il coordinamento su scala planetaria. In attesa, si fanno “prove tecniche di trasmissione”?
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2 Responses to KIC 8462852: Dal Cigno nessun laser verso la Terra – No Laser Signals Detected from ‘Alien Megastructure’ Star

  1. avatar maurizio says:

    grazie , ottima divulgazione scientifica

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